Sono un life coach e un formatore: ti aiuto a prendere la direzione migliore, rispettando la molteplicità che ti contraddistingue.
[Tempo di lettura: 6 minuti] Sapersi mettere nel punto di vista dell'altro dipende spesso dal grado di umiltà che ognuno ha, ma in certi casi è assolutamente consigliabile riuscire a farlo, anche solo per una mera questione egoistica, o semplicemente per non dover rimpiangere di non averlo fatto.
[Tempo di lettura: 7 minuti] Quali sono le leve giocate dai corsi motivazionali per farti iscrivere? Come sono strutturati sul piano energetico-emotivo? Quali aree del cervello accendono? Che durata ha quel tipo di motivazione? Funziona il pensiero positivo?
Non esistono corsi sull'umiltà, non ci sono lezioni da seguire a scuola. Si può apprendere solo per contagio, oppure dalla vita stessa, con modalità a volte scomode. Per quanti di noi è ancora una parola negativa, una sfumatura che in fondo lede il proprio ego?
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Viviamo nella società della performance, in cui tutto si misura a prestazione, una terra in cui il disagio emotivo è diventato ormai un difetto, e viene trattato come tale.
In un'epoca in cui tutto si muove sull'idea di autonomia e indipendenza personale, ci stiamo pericolosamente trasformando in "individui" e siamo sempre meno "persone".
Forse questa domanda potrebbe predisporci a un vero dialogo, quello che onora la sua etimologia e che va al di là di una mera conversazione. Vediamo insieme le differenze tra dialogo e conversazione?
Un'antichissima iscrizione, sul frontone di un tempio a Delfi, ci ha accompagnato nei millenni spingendoci a una continua ricerca introspettiva e filosofica.
Ma è possibile conoscere se stessi, secondo te?
Ha il suo apice nell'innamoramento, ha ispirato innumerevoli poeti e poetesse, ha spinto a fare pazzie un'infinità di persone e lo ha fatto sempre attraverso la chimica.
Do per scontato che tutti, anche il seduttore più incallito, mirino in fondo all'amore romantico.
Ci innamoriamo di chi può compensare i nostri difetti, le nostre mancanze, anche quelle che non confesseremmo mai neppure a noi stessi. Secondo la più evoluta - a mio parere - psicologia contemporanea1, il nostro desiderio non è mai, in realtà, verso una persona, ma verso il desiderio che quella persona prova: ci innamoriamo del desiderio dell'altro, desideriamo che ci desideri.
Dovremmo smetterla di considerare i giovani d'oggi "sbagliati", rispetto a ciò che eravamo noi.
"Ai miei tempi" è indubbiamente un'espressione raccapricciante per un giovane che si trovi a doverla sentire pronunciata da un genitore, da un nonno, da un educatore o da un qualsiasi adulto.
Quanto, nelle espressioni di una lingua, si annida ancora una differenza di considerazione rispetto ai generi maschile e femminile?
Oggi ho ascoltato per qualche decina di minuti un'intervista in cui il conduttore, nella sua ammirevole umiltà, dopo averla nominata, ha ammesso di non sapere come è nata l'espressione "casalinga di Voghera".
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