Sergio Omassi

Sergio Omassi

Sono un life coach e un formatore: ti aiuto a prendere la direzione migliore, rispettando la molteplicità che ti contraddistingue.


SCRIVIMI, TI RISPONDERÒ PRIMA DI QUANTO TU CREDA

 

Manipolazione e dipendenza affettiva sono parole che immagino tu abbia sentito spesso, ma sulle quali, a mio avviso, al di là del saperle comunicare, c’è poca consapevolezza.

Se mi segui da un po’, mi avrai ascoltato più volte dichiarare che quando tengo sessioni di coaching, nella stragrande maggioranza dei casi, mi trovo di fronte persone che hanno dei problemi nella coppia e mi accorgo che quasi tutti derivano da posizioni di dipendenza affettiva e dalle varie sfumature di manipolazione inconsapevole che ognuno dei due partner perpetua con il suo ego.

 

Il tema di questa puntata l’ho scelto perché, ultimamente, torna nella maggior parte delle sessioni di coaching che sto tenendo con i miei clienti, come fosse una moda del momento.

Sto incontrando persone di ogni genere e di ogni età che, nemmeno si fossero messe d’accordo, mi portano il problema dell’intempestività delle loro reazioni, che si dimostrano inadatte al contesto, inopportune e, spesso, diventano ulteriori cause di incomprensioni, di relazioni che non funzionano, di conflitti con il partner, con i figli o con i colleghi.

 

Avere a che fare con un partner lunatico non è semplice e forse lo hai sperimentato o la stai sperimentando.
Il suo passare da momenti in cui è sereno, simpatico e gioviale a momenti in cui sembra che veda il mondo in bianco e nero è spiazzante, un po’ come fare un giro sulle montagne russe bendati.

 

Freud disse che l’inconscio abita nello spazio tra il desiderio e la sua realizzazione e, ancora oggi, sembra che sia proprio il desiderio il carburante principale della nostra vita psichica, e sia la dimensione che ci fa essere così diversi dagli altri mammiferi, che sono guidati in generale da istinti, non da desideri.

 

Quello di cui parliamo oggi è un vampiro che non succhia sangue grazie ai suoi denti aguzzi ficcati nella giugulare, ma è una persona che si nutre dell’energia vitale degli altri, presentandosi nelle relazioni con diverse maschere, in qualche modo seducenti e spesso ipnotiche, che finiscono per fargli ottenere ciò che desidera, a fronte di un continuo indebolimento psichico vissuto da chi entra nelle sue spire.

 

Probabilmente hai incontrato, o frequenti abitualmente, persone che, quando proponi un’idea, un parere, un suggerimento che magari ti è stato anche richiesto dal diretto interessato, riprendano la parola con la formula abituale “sì, però…”, per poi contraddire o opporre resistenza a quanto hai espresso.

Esistono in ambito lavorativo, in famiglia, tra le amicizie e, facendo il coach e il formatore ogni giorno, posso assicurarti che li trovo anche in aula e seduti al mio fianco nelle sessioni di coaching che tengo.

Venerdì, 31 Maggio 2024 09:30

GHOSTING: cos'è e come si può prevenire?

 

Si fa un gran parlare di ghosting negli ultimi anni e fioccano continuamente articoli e video su web, libri di psicologi che si dedicano a questo argomento, tuttavia, mi rendo conto che ancora moltissime persone non sanno di cosa si tratta.

Venerdì, 24 Maggio 2024 09:13

CONSIGLI E FEEDBACK: di quali fidarsi?

 

Quando abbiamo un obiettivo da raggiungere, soprattutto in ambito di performance professionali o sportive, il fatto che lo raggiungiamo oppure no dipende da una serie di fattori: dal nostro mindset, che può essere di crescita o statico; dalla tendenza o meno a procrastinare (entrambi temi di cui abbiamo già parlato); dalla nostra motivazione; dalla qualità della resilienza che mostriamo di fronte ai primi errori o fallimenti, ma c’è anche un altro fattore che spesso viene sottovalutato, nonostante sia una qualità personale che può fare davvero la differenza.

Lunedì, 20 Maggio 2024 07:24

IL CONFLITTO: come evitarlo e gestirlo?

 

Si parla tantissimo negli ultimi anni di “comunicazione efficace” e fioccano libri, corsi, seminari e webinar ricchissimi di consigli come quelli che sto per darti, salvo poi, dopo aver frequentato uno o più di questi momenti formativi, ritornare esattamente come prima e non impegnarsi realmente a mettere in pratica quanto appresso.

 

La puntata di oggi è dedicata a Chris, una donna che mi segue su questo canale e che mi ha espressamente chiesto di trattare il tema del comportamento “passivo-aggressivo”. Spero di essere esaudiente, nonostante l’argomento sia davvero enorme e ricco di sfumature.

Iniziamo col dire che, grossomodo dagli anni Cinquanta, periodo in cui fu individuato, agli anni Novanta del secolo scorso il comportamento passivo-aggressivo era considerato patologico, ovvero catalogato tra i disturbi della personalità. Grazie ai successivi studi si giunse alla conclusione che l’aggressività passiva non dovrebbe rientrare sempre nello spettro dei disturbi patologici, ma esclusivamente nei casi in cui questi comportamenti fossero reiterati e invalidassero non solo le relazioni ma anche la dimensione emotiva del soggetto.

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SERGIO OMASSI il saggio: Manuale per Relazioni Fondamentali

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