Come per l’essere umano, agli albori della specie, l’unico linguaggio era quello non verbale, così anche per i bambini il linguaggio del corpo è l’unico modo per comunicare fino a quando non imparano a parlare.
Nella scorsa puntata abbiamo visto insieme i segnali non verbali che riguardano la sfera affettiva e sentimentale, che è la seconda area emozionale della vita per importanza, dopo quella che riguarda il nostro rapporto con i genitori.
Come sai se mi segui da un po', secondo le Discipline Analogiche di Stefano Benemeglio, esistono cinque aree emozionali in cui l’essere umano si nutre sul piano inconscio e i piatti da portata sono appunto le emozioni, cucinate dalla vita di ogni giorno, dagli eventi, dalle nostre interazioni con gli altri e non ultimo dai nostri meccanismi mentali e quindi dalle nostre modalità di pensiero e di leggere le cose che accadono.
I piedi, secondo varie teorie e scuole di pensiero sulla lettura del linguaggio non verbale, sono la parte più selvaggia e meno controllabile del nostro corpo.
Se ti incuriosisce il linguaggio del corpo, forse ti sei già imbattuta o imbattuto in alcuni dei miei video e può darsi che ti sia sorta una domanda, ovvero se c’è una differenza tra i segnali a seconda che interessino la parte destra o la parte sinistra del corpo.
Spesso, in certe particolari relazioni, come quella tra due che si sono appena conosciuti o tra un cliente e un consulente, l’interlocutore fa del suo meglio per dimostrare stima e cortesia, tramite frasi confortanti, ad esempio, oppure dandoci ragione su determinati argomenti, o ancora mostrandosi sorridente ai nostri occhi.
Hai mai notato che molte persone mentre parlano, o semplicemente sono assorte nei loro pensieri, si toccano l’anello? Magari da oggi ti renderai conto che anche tu in certi momenti, senza pensarci, fai la stessa cosa e potrebbe interessarti conoscere il significante non verbale, ovvero qual è il messaggio emotivo che viene palesato dal nostro inconscio, attraverso la manipolazione degli anelli.
Molti credono che l’empatia dipenda da una sorta di codice inscritto nel DNA e che alcuni ci nascano con questa dote naturale, mentre altri no.
Nella scorsa puntata abbiamo visto cosa può significare, come indizio di comunicazione non verbale, il raschiamento della gola e abbiamo visto che si tratta di un segnale "eiettivo", che butta fuori qualcosa.
In una società di ego che si muovono e si gonfiano in continuazione, dove le bocche vincono sempre sulle orecchie, il primo che si mette in ascolto verrà sicuramente apprezzato dagli altri, proprio perché nessuno di noi è abituato a sentirsi interessante.