Il bisogno intimo che ha l’egocentrico di essere sempre al centro della realtà non ha nulla a che fare con l’autostima, anzi, spesso è proprio sulla sua mancanza che si innesca.
Esiste una proposta di legge, la numero 2872, che si chiama “Disposizioni in materia di insegnamento sperimentale dell'educazione all'intelligenza emotiva nelle scuole di ogni ordine e grado”, che è stata approvata alla Camera l’11 gennaio del 2022.
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Esistono delle sfumature nei nostri comportamenti - sia in quelli che adottiamo con gli altri, sia in quelli che riserviamo a noi stessi - che possono rivelarsi disfunzionali e costringerci a una vita che ti tiene lontani dalla felicità.
Esiste una certa confusione tra i concetti di autostima e sicurezza di sé.
Credo che tutti voi abbiate sentito parlare del linguaggio del corpo e della comunicazione non verbale (CNV).
In commercio esistono parecchie pubblicazioni su questo tema, dalle più scientifiche alle più dozzinali; sui settimanali se ne parla spesso; ci sono serie televisive dedicate, come Lie to me e The Mentalist.
Esistono varie scuole di pensiero sulla CNV: alcune insegnano a leggere le micro espressioni del viso (la serie televisiva Lie to me è basata proprio su questa visione), altre, come quella da cui provengo che si chiama comunicazione analogica non verbale, interpretano i pruriti che scattano durante il dialogo e i conseguenti toccamenti del proprio corpo.
Io stesso ne ho parlato in uno dei miei primi articoli su questo blog: Il linguaggio del corpo, una lettura al di là delle parole.
Ho notato che nella stragrande maggioranza della sua divulgazione abbiamo parlato molto più di come leggerla sugli altri, e sottovalutato troppo spesso di raccontarvi la sua valenza eccezionale nell'auto-lettura e in quello che ci può offrire nei termini di autoconsapevolezza e benessere personale.
Credo esista una certa confusione tra i concetti di autostima e sicurezza di sé. Spesso tendiamo ad assimilarli allo stesso significato, ma presentano due caratteristiche inconsce ben distinte.
La sicurezza di sé è il grado di efficacia che una persona ritiene di poter raggiungere in una particolare situazione o cimentandosi in una precisa sfera di competenza.
L'autostima, invece, è il canone di misura di quanto una persona piace a se stessa, o si ritiene degna di ricevere e godere le cose belle della vita.
Cosa significa "sedurre"?
Sedurre è un verbo che etimologicamente deriva dal latino sedŭcere, composto dalla particella se, che significa a parte, via da e il verbo dŭcere che significa condurre, quindi nel suo significato originario sta per trarre in disparte. Alcuni ne fanno una lettura differente, partendo da secum ducere, che significherebbe condurre a sé.
In ogni caso, nell’accezione più comune oggi, quando pensiamo a questo verbo immaginiamo di invitare a cena qualcuno che ci in-teressa sessualmente, poi a vedere la nostra collezione di farfalle, poi a sedersi con noi sul divano e in seguito, di grazia, a copulare felicemente insieme a noi.
Per il latini non era così riduttivo: l'antica espressione suggeriva l'idea di accompagnare qualcuno verso la propria idea, coinvolgerlo, ottenere un consenso.
Anche un prodotto può essere seduttivo e condurci a se stesso, i pubblicitari lo sanno bene.