Hai mai notato che molte persone mentre parlano, o semplicemente sono assorte nei loro pensieri, si toccano l’anello? Magari da oggi ti renderai conto che anche tu in certi momenti, senza pensarci, fai la stessa cosa e potrebbe interessarti conoscere il significante non verbale, ovvero qual è il messaggio emotivo che viene palesato dal nostro inconscio, attraverso la manipolazione degli anelli.
Molti credono che l’empatia dipenda da una sorta di codice inscritto nel DNA e che alcuni ci nascano con questa dote naturale, mentre altri no.
Nella scorsa puntata abbiamo visto cosa può significare, come indizio di comunicazione non verbale, il raschiamento della gola e abbiamo visto che si tratta di un segnale "eiettivo", che butta fuori qualcosa.
In una società di ego che si muovono e si gonfiano in continuazione, dove le bocche vincono sempre sulle orecchie, il primo che si mette in ascolto verrà sicuramente apprezzato dagli altri, proprio perché nessuno di noi è abituato a sentirsi interessante.
Sin dalla notte dei tempi, l'essere umano ha dovuto difendere i propri territori.
Le reazioni a un complimento sono molto differenti da persona a persona.
Come si muovono le persone che hanno un ruolo di guida per gli altri e quali sono le differenze tra un leader maschio e una leader femmina sul piano non verbale?
Nella scorsa puntata di Briciole di Comunicazione (la trovi qui) ti ho parlato del fatto che, nonostante molti "esperti" dichiarino il contrario, non esistono segnali non verbali che indichino con certezza se una persona sta mentendo.
Come esperto di comunicazione non verbale, la domanda che ricevo in assoluto più volte è proprio "Ma è davvero possibile smascherare chi mente?"
Esistono interessantissimi studi sulla comunicazione tra madre e figlio a partire dal periodo fetale, che vengono ripresi in maniera chiara e sintetica in un libro molto interessante che si intitola IL CORPO NON DIMENTICA di Massimo Ammaniti e Pier Francesco Ferrari (2020 Ed. Raffaello Cortina).