La puntata di oggi è dedicata a Chris, una donna che mi segue su questo canale e che mi ha espressamente chiesto di trattare il tema del comportamento “passivo-aggressivo”. Spero di essere esaudiente, nonostante l’argomento sia davvero enorme e ricco di sfumature.
Iniziamo col dire che, grossomodo dagli anni Cinquanta, periodo in cui fu individuato, agli anni Novanta del secolo scorso il comportamento passivo-aggressivo era considerato patologico, ovvero catalogato tra i disturbi della personalità. Grazie ai successivi studi si giunse alla conclusione che l’aggressività passiva non dovrebbe rientrare sempre nello spettro dei disturbi patologici, ma esclusivamente nei casi in cui questi comportamenti fossero reiterati e invalidassero non solo le relazioni ma anche la dimensione emotiva del soggetto.
Ho toccato l’argomento dell’assertività in precedenti puntate che puoi trovare nel mio archivio, in particolare ti ho parlato di cosa significa essere assertivi nella coppia e nel lavoro.
Sapersi comportare in modo assertivo è un aspetto molto importante per la nostra vita sociale ed è una qualità personale che andrebbe sviluppata, tramite una mirata educazione, fin dall’età evolutiva, dal momento che viviamo in mezzo agli altri, a partire dall’ingresso nella scuola per l’infanzia e in seguito per tutta la nostra vita.
Ogni giorno ognuno di noi si trova a dover affrontare sfide più o meno stressanti, ovvero eventi che attuano prima nel cervello, e immediatamente dopo nel corpo, delle risposte precise di adattamento psicologico e fisiologico all’ambiente.
La rete internet e le nuove tecnologie, esplose in maniera esponenziale a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, ci venivano proposte come un modo per facilitare la vita, la comunicazione a distanza, la conoscenza, e gli affari ma sono diventate, alla fine, causa di ulteriore stress per la loro gestione.
La nostra mentalità, nota anche con il termine anglosassone “mindset” o con quello latino “forma mentis”, è quella che spinge ognuno di noi ad avere un certo atteggiamento di fronte alle sfide e ai problemi della nostra vita.
Ovviamente ha un impatto molto significativo sul benessere mentale e sulle capacità di adattamento di ogni persona, ed è il primo importante discrimine tra una vita di qualità e una che porta problemi sul piano emotivo o su quello della motivazione.