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Mercoledì, 27 Luglio 2022 15:47

Il leader tossico e i suoi effetti sul gruppo

Avere a che fare con un leader tossico è devastante sul piano della motivazione e, il più delle volte, la devastazione emotiva va a contagiare anche altri ambiti della vita, come la sfera familiare.

Mercoledì, 04 Agosto 2021 13:41

I gesti dei leader

I gesti dei leader

Come si muovono le persone che hanno un ruolo di guida per gli altri e quali sono le differenze tra un leader maschio e una leader femmina sul piano non verbale?

Sabato, 12 Dicembre 2020 14:54

Puntualità e silenzi in una riunione

Puntualità e silenzi in una riunione

Ci sono due pesi e due misure relativamente al tempo e alla puntualità nel presentarsi in una riunione aziendale.

working motivation 01

Se si ha un perché, si sopporta ogni come.

In una zona arida dell'Africa ci sono tre uomini al lavoro, sotto il sole cocente.
Un bambino si avvicina e, rivolgendosi al primo uomo che sta scavando con una pala nella dura terra, chiede: "cosa stai facendo?"
L'uomo asciugandosi la fronte risponde: "Sto scavando, non lo vedi? Mi pagano per questo."
Il bambino prosegue e si avvicina al secondo uomo, che sta posizionando dei mattoni di fango essiccato uno accanto all'altro e gli fa la stessa domanda.
L'uomo risponde: "Mi pagano per posare dei mattoni in circolo, ed è quello che sto facendo."
Il bimbo continua a camminare e raggiunge il terzo uomo, quello che prepara i mattoni di fango e li posiziona al sole per farli seccare. Anche a lui chiede "cosa stai facendo?"

BadAdvice 00Non è sano portare a casa i problemi di lavoro.

Abbiamo tutti sentito o letto questa frase almeno una volta nella vita e sono convinto che non esista essere umano al mondo che non la trovi sacrosanta, nel suo tutelare le persone che amiamo, evitando loro di vederci nervosi a causa di noie lavorative.

Permettimi di riformulare la frase al contrario e dimmi se non funziona anche così: non è sano portare i problemi familiari nell'ambiente di lavoro.
Eppure accadono entrambe queste situazioni, forse perché siamo "poco sani" in fondo.

Chi, per posizione professionale, deve rendere conto dei suoi risultati a un superiore, può trovarsi, a volte, a dover fare i conti con una luna storta di quest'ultimo.

Mercoledì, 11 Maggio 2016 15:34

La sindrome da Capitano

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Nella mia esperienza di consulente in azienda ho incontrato molti leader, alcuni dei quali hanno avuto la mia ammirazione per la capacità di gestione e la fluidità di lavoro che riuscivano a creare nel team, muovendosi soprattutto su un lato "umano", mantenendosi umili e riuscendo ad essere ottimi punti di riferimento per ogni singolo componente del gruppo.
In questi casi fui io ad imparare molto e il mio intervento servì solamente a registrare alcune valvole che potevano lavorare ancora meglio.
Per contro, ho osservato anche manager che rendevano veritiero uno degli illuminati aforismi di Oscar Wilde che recita: "è con le migliori intenzioni che a volte si producono gli effetti peggiori".

how to get your boss off your back

Chi è sensibile, ovviamente lo è anche verso le critiche e quando le riceve la sua mente razionale prova frustrazione, risentimento o rabbia.

La sua "ragione" lo protegge e gli rende difficile vedere in se stesso la causa del problema: a livello emotivo non può permettersi di avere torto.
Il suo EGO vacillerebbe, insieme all'immagine che egli vuole dare di sé al mondo.

Si tratta di una "sentinella", che possiamo chiamare istinto, e che ha quotidianamente due sfere da proteggere: quella fisica e quella emotiva. Ogni giorno si mette in guardia per garantire benessere fisico e benessere emotivo.

Quando è minacciato il benessere fisico si attiva la reazione "attacca o fuggi", mentre quando è il benessere emotivo ad essere in pericolo nasce una reazione diversa, che si chiama "accetta o nega".

Martedì, 15 Marzo 2016 16:24

Gestire il cliente arrabbiato o insoddisfatto

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Per riuscire in questa impresa, non certo facile senza i giusti strumenti, è consigliabile prestare attenzione all'EGO del cliente, anziché al reclamo in sè.
In generale il cliente arrabbiato si divide in due categorie:
- Quello che ha un legittimo motivo per esserlo.
- Quello che si lamenta per una piccola cosa che lui stesso ha ingigantito.

Il più critico è ovviamente il secondo, che in fondo vi sta comunicando - a volte direttamente, altre volte al di là delle sue argomentazioni - un messaggio ben preciso: "Sono troppo importante per essere trattato così".

Martedì, 15 Marzo 2016 16:05

Qual è la prospettiva del cliente?

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Un uomo cammina lungo la riva di un fiume da ore, macinando chilometri in cerca di un punto in cui sia possibile attraversarlo.
A un tratto, esausto, intravede sulla riva opposta un pescatore che è appena arrivato e sta preparando l'attrezzatura.
Nonostante la distanza e il forte vento, l'uomo decide di chiedergli aiuto, quindi mette le mani a mo' di megafono ed urla:
"Mi scusi, come faccio ad andare dall'altra parte?"
Il pescatore lo guarda un po', proteggendosi gli occhi dal sole con la mano tesa, poi urla a sua volta:
"Guardi che lei è già dall'altra parte!"

Una vecchia freddura, che offre però una chiave interessante per aprire il mio articolo di oggi sulle diverse prospettive da cui si possono guardare situazioni, problemi e obiettivi.

Pubblicato in Marketing
Domenica, 28 Febbraio 2016 13:05

I codici stantii di alcune persone di potere

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Siamo da parecchi anni in un nuovo secolo e, non so voi, ma io vedo ancora troppe volte codici comportamentali che sfiorano l'arroganza addosso a chi siede dietro scrivanie come quelle di manager, primari, notai, sindaci, assessori, dirigenti pubblici e, in generale, dove esiste un ruolo da difendere, o forse da sottolineare.

Vorrei parlarne oggi, prendendo in esame alcuni di quegli atteggiamenti che creano distanza e barriera tra chi li attua e i suoi interlocutori.

A volte mi capita di essere ricevuto da un manager o titolare di azienda, dopo aver fatto la mia bella anticamera per almeno dieci o quindici minuti oltre l'orario stabilito, nonostante la mia visita nasca da una sua richiesta di incontro.

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