Giovedì, 14 Marzo 2024 11:14

TRADIMENTO: desiderio o voglia? In evidenza

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Nel mio lavoro di coach mi trovo davanti spesso il tradimento, e ne ho ascoltato moltissime sfumature.

Ho sentito clienti lamentarsi per tradimenti immaginati e magari inesistenti; altri raccontarmi dinamiche di coppia in cui mi appare chiaro un allontanamento emotivo da parte del partner, non percepito, però, da chi me lo racconta; ho ascoltato storie di tradimenti subdoli che duravano da anni, nella dimensione di vita parallela, e che sono stati scoperti dall’oggi al domani; altre di tradimenti reiterati e sempre perdonati dal partner ferito, che afferma “Tradirmi è più forte di lui, ma lo amo troppo per lasciarlo”.

Ho spesso rinunciato al mio ruolo di coach, quando mi sono trovato davanti una sofferenza emotiva invalidante, quando mi sono reso conto di essere di fronte a un disagio che permeava ogni aspetto della vita della persona tradita e ho consigliato percorsi di psicoterapia.

Mi sono fatto comunque un’idea delle varie sfumature del tradimento, ovvero di cosa spinge uno o entrambi i partner a violare il patto di fedeltà, spesso non scritto né verbalizzato, ma considerato inviolabile anche dal traditore di turno quando dovesse subirlo a sua volta.

Il tradimento è un argomento molto spinoso, tenendo conto che l’epoca in cui viviamo, definita “ipermoderna”, sta spingendo il mondo occidentale a seguire le proprie voglie, non più i propri desideri.

C’è una differenza sostanziale tra questi due termini, desiderio e voglia, spesso intesi erroneamente come sinonimi, e partiamo proprio da qui, perché a mio avviso il tradimento del patto di coppia, così frequente oggi, si fonda anche su questa sfumatura.

Buona visione!

 
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Sergio Omassi

Sono un life coach e un formatore: ti aiuto a prendere la direzione migliore, rispettando la molteplicità che ti contraddistingue.


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