Nelle chat e nelle email, dove siano i testi a farla da padroni, viene a mancare una componente fondamentale della comunicazione - quella che Watzlavick chiamava "piano di relazione", ovvero i movimenti del corpo, le espressioni del volto, i toni e i ritmi della voce - e si fa largo soprattutto il "piano del contenuto". Il "cosa" comunichiamo, viene spesso privato del "come" comunichiamo, per questo sono nate le emoticon prima e le emoji poi, ovvero dei veri e propri accenni emotivi che, grazie a piccole faccine esprimenti determinate emozioni, possono condire i nostri testi facendo trapelare lo stato d'animo che vogliamo veicolare verso l'altro.
Ma cosa c'è dietro le quinte, e come sta cambiando il nostro cervello utilizzando queste piccole icone?
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IL MIO CORSO SUL LINGUAGGIO DEL CORPO