Sergio Omassi

Sergio Omassi

Sono un life coach e un formatore: ti aiuto a prendere la direzione migliore, rispettando la molteplicità che ti contraddistingue.


SCRIVIMI, TI RISPONDERÒ PRIMA DI QUANTO TU CREDA

 

Ogni giorno ognuno di noi si trova a dover affrontare sfide più o meno stressanti, ovvero eventi che attuano prima nel cervello, e immediatamente dopo nel corpo, delle risposte precise di adattamento psicologico e fisiologico all’ambiente.

La rete internet e le nuove tecnologie, esplose in maniera esponenziale a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, ci venivano proposte come un modo per facilitare la vita, la comunicazione a distanza, la conoscenza, e gli affari ma sono diventate, alla fine, causa di ulteriore stress per la loro gestione.

Domenica, 14 Aprile 2024 16:39

MINDSET: qual è la tua forma mentis?

 

La nostra mentalità, nota anche con il termine anglosassone “mindset” o con quello latino “forma mentis”, è quella che spinge ognuno di noi ad avere un certo atteggiamento di fronte alle sfide e ai problemi della nostra vita.

Ovviamente ha un impatto molto significativo sul benessere mentale e sulle capacità di adattamento di ogni persona, ed è il primo importante discrimine tra una vita di qualità e una che porta problemi sul piano emotivo o su quello della motivazione.

 

 

Siamo nel ventunesimo secolo e ancora è difficile dare una definizione esaustiva di intelligenza, poiché è un concetto in continuo divenire, che risente moltissimo del contesto storico e sociale.

Per intenderci, un individuo ritenuto molto intelligente nel Medio Evo, o in qualsiasi altro periodo storico antecedente al Novecento, se fosse trasportato con una macchina del tempo ai nostri giorni, risulterebbe probabilmente un beota in molti aspetti della vita.

Sabato, 30 Marzo 2024 07:28

LA CRITICA: meglio farla che covarla

 

La vita ogni giorno ci porta delle seccature, che spesso dipendono dal comportamento degli altri: il vicino di casa usa il decespugliatore la domenica mattina alle sette; nella riunione aziendale siamo stati zittiti malamente dal capo; un collega ci riferisce dei pettegolezzi su di noi, ma ci prega di non dirlo ai diretti interessati; il cameriere ci porta al tavolo la pizza che assomiglia a un pezzo di carbone; qualcuno cerca di passarci davanti quando siamo in coda, e potremmo fare una lista infinita di simili scocciature.

 

La scorsa estate mi trovavo in Puglia, una delle regioni che amo di più in Italia, della quale ho buona parte di sangue. Stavo percorrendo in auto la strada che passa per il comune di Avetrana, nella provincia di Taranto, quando ho dovuto rallentare ben oltre i limiti, a causa dell’asfalto devastato, delle buche mai riparate, delle voragini pericolose sparse qua e là e mi sono trovato a lamentarmene immediatamente con mia moglie, seduta al mio fianco, ritenendo la situazione folle e maledicendo la noncuranza dell’amministrazione e il degrado in cui gli abitanti di questo comune devono vivere, andando incontro anche a spese extra nel momento in cui subissero dei danni all’auto.

Giovedì, 14 Marzo 2024 11:14

TRADIMENTO: desiderio o voglia?

 

Nel mio lavoro di coach mi trovo davanti spesso il tradimento, e ne ho ascoltato moltissime sfumature.

Ho sentito clienti lamentarsi per tradimenti immaginati e magari inesistenti; altri raccontarmi dinamiche di coppia in cui mi appare chiaro un allontanamento emotivo da parte del partner, non percepito, però, da chi me lo racconta; ho ascoltato storie di tradimenti subdoli che duravano da anni, nella dimensione di vita parallela, e che sono stati scoperti dall’oggi al domani; altre di tradimenti reiterati e sempre perdonati dal partner ferito, che afferma “Tradirmi è più forte di lui, ma lo amo troppo per lasciarlo”.

 

Sul tema dell’abbandono subìto da un partner potremmo starci ore, tanto è vasto, e tante sono le sue sfumature.

È un argomento spinoso da trattare per un coach come me, poiché spesso porta con sé disagi emotivi invalidanti, sui quali possono intervenire solamente psicologi, psicoterapeuti e, nei casi più estremi psichiatri.

 

Da quando ho aperto questo canale, mi sono fatto ispirare quasi sempre dalle frequenti sessioni di coaching in cui mi trovo davanti persone che vivono qualche problema nella relazione con il compagno o con la compagna.

 

È normale e sano aspettarsi il meglio dal proprio partner; tuttavia, molte persone permangono nella triste dimensione di attendere che cambi certi atteggiamenti disturbanti e si ritrovano a vivere una relazione non appagante, o addirittura svilente.

 

Nei miei corsi sulla comunicazione relazionale punto moltissimo su un aspetto fondamentale, ovvero che la qualità della nostra vita dipende in larga misura dalla qualità delle nostre relazioni e invito i miei allievi a questo primo passo: iniziare a chiedersi, prima di attuarli, che conseguenze potrebbero avere i nostri comportamenti sull’emotività di chi abbiamo di fronte, soprattutto se si tratta di persone con le quali ci relazioniamo spesso, come i parenti, i partner, gli amici, i colleghi e certi clienti.

A volte, molti di noi hanno degli atteggiamenti che non sono idonei a farci raggiungere i nostri obiettivi e che, al contrario, mettono a disagio la persona che abbiamo davanti.

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