Sin dalla notte dei tempi, l'essere umano ha dovuto difendere i propri territori.
Le reazioni a un complimento sono molto differenti da persona a persona.
Come si muovono le persone che hanno un ruolo di guida per gli altri e quali sono le differenze tra un leader maschio e una leader femmina sul piano non verbale?
Nella scorsa puntata di Briciole di Comunicazione (la trovi qui) ti ho parlato del fatto che, nonostante molti "esperti" dichiarino il contrario, non esistono segnali non verbali che indichino con certezza se una persona sta mentendo.
Come esperto di comunicazione non verbale, la domanda che ricevo in assoluto più volte è proprio "Ma è davvero possibile smascherare chi mente?"
Esistono interessantissimi studi sulla comunicazione tra madre e figlio a partire dal periodo fetale, che vengono ripresi in maniera chiara e sintetica in un libro molto interessante che si intitola IL CORPO NON DIMENTICA di Massimo Ammaniti e Pier Francesco Ferrari (2020 Ed. Raffaello Cortina).
Il pianto, pur nell’espressione comune di dolore, presenta sfumature diverse a seconda che a piangere sia un neonato, un bambino oppure un adulto.
Quanto è importante la comunicazione non verbale e la sua conoscenza almeno basilare sono stati spesso temi dei miei video. A cosa si dovrebbe stare attenti durante le fasi di un colloquio di lavoro? Quanti sono oggi i recruiter, o selezionatori, che conoscono questo linguaggio e sanno leggere tra le righe dei tuoi atteggiamenti corporei? Sono sempre di più.
Quante volte, nel momento in cui hai perso le staffe, ti sei sentita o sentito dire “datti una calmata!”? E… sei riuscita o riuscito a calmarti davvero grazie a un semplice invito a farlo? Be’, credo proprio di no.
Un modo di dire popolare racconta che quando ci prudono le mani significa che ci stiamo arrabbiando. Nell’ottica del linguaggio analogico del corpo, scoperto dallo Psicologo Stefano Benemeglio negli anni ’60 del secolo scorso, le cose non stanno proprio così.